Menicucci Tourbillon d'images
01/01/2015

Menicucci Tourbillon d'images

Tourbillion d'images di Daniele Menicucci Daniele Menicucci possiede radici artistiche che si perdono nel tempo della sua vita trascorsa sempre a contatto con il bello e l'interessante che offre una vita Bohémien ad alto livello come quella da lui percorsa, Parigi, la grande Ville Lumiere i cui personaggi si sono come fotograficamente impressi prima nella sua mente dopo nelle sue tele. Il grande percorso di docente nel mondo artistico, proseguito con la ininterrotta ed attivissima critica artistica ed anche letteraria gli hanno permesso questo grande exploit nel mondo delle arti visive con un immediato invito ad esporre in prestigiose gallerie del mondo artistico dell'Est fino ad interessare con numerose richieste anche le gallerie inglesi. Quello che ci mostra Daniele Menicucci artista, ora è una grande composizione di infiniti momenti della vita da lui vissuta ed incontrata con reali visioni artisticamente precise. Le dorme da lui incontrate, nei bistrot nei bar per le vie maestre italiane e straniere, ritratti di signore, di artiste, di colleghe alle quali lui fa riferimento nel vertiginoso riflesso mentale della sua arte, sempre avvolgendole di un alone distinto, quasi sofisticato, quel mondo che lui ama e che inconsciamente ritrae nelle sue grandi tele. Daniele Menicucci ha una estesa gamma coloristica, che talvolta interrompe senza un perché, è forse il perché dell'arte che molte volte fuori esce da ogni linearità e schema da noi compreso. E' questa l'arte pura irripetibile, peculiare di un solo artista. Importanti ed interessanti sono le figure che Daniele Menicucci ci mostra nei ritratti di signora, posizionati fra la frazione del reale più critico e quello della interpretazione personale a lui arrivata attraverso la psiche che vuole ritrarre del personaggio. Espressionismo disincantato con un aggregazione coloristica e compositiva atta a raggiungere quelle dimensioni che solo il ricordo spinge a veridicità, sono elencate nei ritratti d'artista quegli elementi che l'autore talvolta adopera per omaggiare personaggi da lui incontrati e resi diversi dal tempo che trascorre. Quel sottolineare reale di scuro a modo di bacheca i suoi dipinti indicano la grande possessività dell'autore per quelle situazioni incontrate e rese sue propriamente dalla sua capacità di inglobare e conservare molteplici emozioni. Interessante in Daniele Menicucci è lo sguardo che propone del soggetto ritratto che segue l'osservatore a trecentosessanta gradi per indicare la forza e la potenza della personalità del soggetto scelto ed elevato alla grandezza dello spirito dell'autore che l'ha eseguito. Un capitolo a parte pone in evidenza le donne, perché di questo si tratta: donne descritte nella pittura dell'autore. Nudi in tutte le posizioni, un vero luccichio di corpi protesi e generosi verso gli osservatori non privi di quello stupore innocente che pervade un corpo nudo che si mostra senza una richiesta sessuale ma vuole soltanto una sua esaltazione di bellezza, in un campo dove artisticamente la bellezza risiede, il campo della sofferenza umana svelata dalla pittura indagatrice ed introspettiva di chi ama estremamente il mondo complesso femminile e ne coglie le grandi potenzialità di contestualità emotiva ed estetica. Le nature morte di Daniele Menicucci ci pongono davanti ad una attenta costruzione coloristica dove le forme si muovono sinuose ed aggreganti per formare fruttiere ricolme di quei frutti simbolo della passione umana svelata dal sistema pittorico da lui intrapreso: dinamico e coerente sempre con la natura, le cose, l'umanità che lui propone come capisaldi di osservazione corredata da tutta quella gamma ideale di trasformazione poetica coloristicamente patrimonio intrinseco della sua personalissima pittura. Daniele Menicucci, da grande oratore quale egli è, ci trasmette in pittura un coro visivo di grosso spessore, esplicando così la sua vita ideale attraverso i fotogrammi della sua esistenza trascorsa ad elencare ciò che di bello ha incontrato e certamente incontrerà descrivendolo sempre in un “tourbillion d'images” quale sua Bibbia personale.

In copertina l'opera "Lady Bird" acrilico su tela della dimensione di cm 50x70, Collezione privata Mosca

Tipologia: Testo